Inglese e bambini: 5 consigli per partire con il piede giusto

Inglese e bambini: 5 consigli per partire con il piede giusto

Alcuni genitori si domandano: non sarà troppo presto per imparare una seconda lingua? Non si rischia di creare confusione? Non è meglio che mio figlio impari bene l’italiano prima di cominciare con l’inglese?

 

A queste domande gli studi di neuroscienze rispondono con tre convintissimi NO. In un report dell’I-LABS (Institutes of Learning & Brain Sciences) di Washington, Patricia Kuhl scrive: “La scienza dimostra che il cervello dei bambini è la migliore macchina per l’apprendimento mai creata, ma l’apprendimento dei bambini è sensibile al tempo”. In effetti il cervello dei bambini, soprattutto nei primi mesi di vita, è estremamente adattabile, ma questa capacità non è infinita, diminuisce con l’età. Ecco perché, parlando di acquisizione di una lingua, la scienza afferma senza alcun dubbio che “the sooner the better”.

 

La ricerca è concorde sul fatto che la prima infanzia sia il momento migliore per imparare una seconda lingua: i bambini che vengono esposti regolarmente a due lingue dalla nascita tendono a diventare bilingui, mentre gli adulti spesso hanno difficoltà nell’imparare una seconda lingua e raramente raggiungono una competenza ed una fluency pari ad un madrelingua.

Se “dalla nascita” non è sempre possibile, è comunque vero che prima vengono esposti ad una seconda lingua, migliori saranno i risultati.

 

Molti genitori sono ormai consapevoli dell’importanza di avvicinare i propri figli ad una seconda lingua già da piccoli, ma spesso non sanno come fare: li metto davanti ai cartoni animati in inglese? Mi aiuto con le canzoncine? E se parlassi io un po’ in inglese con loro? Ma il mio inglese non è perfetto…se poi faccio un danno?

I corsi di inglese sembrano la soluzione più semplice ed immediata, ma ecco di nuovo la domanda: e se fosse troppo presto? Poi tanto lo fa già al nido, materna, scuola primaria…

Tutti questi dubbi sono assolutamente legittimi, ma la scienza ancora una volta ci rassicura non solo sul fatto che “prima è meglio è”, bensì anche sull’importanza del coinvolgimento emotivo che, nei bambini, passa indiscutibilmente attraverso la famiglia. In parole semplici la scienza ci dice che, se ogni input linguistico è un aiuto in più (TV, canzoni, scuola ecc…), il fattore più importante è il coinvolgimento della famiglia, che arricchisce l’acquisizione linguistica di un insostituibile valore emotivo.

 

Detto questo, ecco 5 consigli per partire con il piede giusto!

 

1. COMINCIA ORA
Non è mai troppo tardi per cominciare, e non è mai troppo presto. Che il tuo bimbo abbia pochi mesi o che frequenti la scuola elementare, c’è sempre il modo per far entrare l’inglese nella vostra vita, e per farlo diventare un’occasione di arricchimento per entrambi. Basta farlo nel modo giusto e nei tempi giusti.

 

2. NON TI SCORAGGIARE
E’ opinione comune che i bimbi imparino in fretta…ed è vero, ma ogni bambino ha i suoi tempi. Quanto impiega un bambino per dire le prime parole nella sua lingua madre? Quante parole, quante frasi sente prima di formulare una parola? E quanto ci impiega prima di pronunciarla correttamente? Di certo non poche settimane…Non ti aspettare quindi che basti qualche mese per vedere dei risultati: magari arriveranno subito, magari no…ma arriveranno.
E non dimenticare che, anche quando i risultati arrivano, ci vuole molta costanza per consolidarli.

 

3. LA COSA PIU’ IMPORTANTE
Qual è la cosa più importante nell’avvicinare un bambino all’inglese? Non è il numero di parole o di frasi che imparerà, o le canzoncine che saprà cantare, quando imparerà a leggere e scrivere…
La cosa più importante è appassionarsi, divertirsi, amare l’inglese…così, una volta cresciuto, continuerà a voler conoscere e imparare. Ecco perché il prossimo consiglio è fondamentale.

 

4. FATTI COINVOLGERE
Se trasformerai questa esperienza in tempo speciale da trascorrere con i tuoi bambini, se ti divertirai con loro, se mostrerai entusiasmo e coinvolgimento in questa avventura…regalerai loro un ricordo indelebile da conservare nella memoria emotiva, che li aiuterà non solo ad imparare meglio ma a farlo con piacere.

 

5. FATTI AIUTARE
Non è facile mettere in pratica i buoni propositi e spesso si deve fare i conti con il poco tempo a disposizione, la difficoltà nel reperire le giuste risorse, l’organizzazione delle attività.
I corsi di inglese per bambini sono un valido aiuto ma occorre affidarsi a persone competenti che sappiano offrire un progetto strutturato, che non si limiti a qualche gioco e canzoncina per riempire gli incontri: Learning Bus si prende cura dei bambini e delle loro famiglie, aiutandoli a muovere i primi passi nel mondo dell’inglese in modo divertente ed entusiasmante, e fornendo materiali e supporto adatti all’età del bambino, da pochi mesi a 13 anni.

 

 

Claudia

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