
WELLINGTONS QUESTI SCONOSCIUTI…
L’autunno ormai è iniziato da un po’ e nel nostro corredo outdoor non possono mancare gli stivaletti da pioggia. In inglese si chiamano rain boots ma anche e soprattutto Wellingtons, abbreviato Wellies.
Siete curiosi di sapere da dove viene questo nome? Beh, dobbiamo andare indietro nella storia inglese, tra il 18° e il 19° secolo, ai tempi di Sir Arthur Wellesley, primo duca di Wellington. All’epoca gli stivali erano intesi come parte della divisa militare ma la loro forma li rendeva semplicemente perfetti sia come outfit da giorno che per le serate mondane dell’aristocrazia, abbinati ai pantaloni sopra il ginocchio tipici degli uomini. Quando però questo modello di pantalone non è più stato di moda, anche gli stivali hanno subito un restyling, ed è qui che il Duca di Wellington ha lasciato il suo segno.
Eroe di guerra pluridecorato, il Duca era stimato soprattutto per essere un uomo pratico e, nel 1817, chiese al suo calzolaio personale di modificare i suoi stivali per adattarli alla nuova forma dei pantaloni. Il calzolaio rimosse l’imbottitura interna dello stivale e sostituì il pellame precedentemente utilizzato con pelle di vitello, molto più resistente all’usura.
L’effetto finale fu irresistibile: non solo la nuova forma si adattava perfettamente ai pantaloni ma la pelle di vitello rendeva l’esterno impermeabile, caratteristica di notevole conto in un paese piovoso come l’Inghilterra! In poco tempo fu possibile ammirare i nuovi stivali ai piedi e alle gambe di tutta la nobiltà inglese, in campo militare ma anche tra gli aristocratici più dandy della capitale, e il nome del Duca di Wellington fu per sempre associato a questo nuovo stile.
Alla fine, però, la tecnologia ha avuto la meglio sull’estetica. Nel 1852 Charles Goodyear brevetta la gomma naturale, che da quel momento diventa parte fondamentale del mondo calzaturiero. Ridisegna i Wellingtons sostituendo la pelle di vitello con questo materiale, realizzando così un accessorio nuovo ed unico. I nuovi stivali di gomma si impongono sul mercato soprattutto per coloro che lavorano in agricoltura e hanno bisogno di una calzatura comoda, resistente all’acqua, facile da pulire ed eterna.
Ma non è ancora finita: arriviamo alla Prima Guerra Mondiale. È di questo periodo l’ultimo restyle dei Wellingtons e porta il nome del brand Hunter Boots, che ha brevettato lo stivale così come lo conosciamo oggi.
Di certo il Duca di Wellington non poteva immaginarlo, ma lo stivale che porta il suo nome ha servito il suo paese per oltre due secoli ed oggi resiste in mille colori ai piedi dei nostri bambini, e non solo!
CURIOSITA’ E STRANEZZE TUTTE INGLESI
Abbiamo anche trovato delle curiosità su questi stivali, alcune delle quali sono tipicamente inglesi.
– Hanno una loro serie televisiva che si chiama “William’s Wish Wellingtons”. E’ una serie degli anni ’90 per bambini che andò in onda sulla BBC. A quanto pare i Wellies pare non servissero solo a proteggersi dalla pioggia, ma realizzavano i desideri! Come non amarli!
– Avete mai sentito parlare di “welly wanging”? Ebbene è uno sport nel quale “gli atleti” lanciano i loro

stivaletti di gomma il più lontano possibile. I Campionati Mondiali ufficiali di questo “sport”(Official Welly Wanging World Championships) si giocano nello Yorkshire in Inghilterra nella città di Upperthong Village. Cosa dite, diventerà una prova olimpica?
– L’orso Paddington li adora! Paddington Bear (come si dice in inglese) indossa un uniforme che consiste di un impermeabile blu (= a blue duffle coat), una valigetta (=a suitcase, con tanto di compartimento segreto che contiene molti più oggetti di quanto si creda!), un cappello da pioggia (= a bush hat) e ovviamente un paio di stivali di gomma rossi (=a pair of red wellies)!
– Anche la famiglia reale indossa i Wellies! E allora se avete mai sognato di essere di sangue reale, am non lo siete, indossate i vostri stivaletti colorati e uscite a farvi una passeggiata sentendovi dei veri re e regine!
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